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Back to school, pidocchi in agguato

I pidocchi del capo sono piccoli parassiti che si nutrono del nostro sangue. Per sopravvivere devono necessariamente “abitare” una parte del corpo (in questo caso il cuoio capelluto) di un altro essere vivente (in questo caso quello dei nostri figli!).
Con la ripresa della scuola e con l’intensificarsi dei contatti interpersonali, soprattutto tra i più piccoli, non è infrequente che nelle classi si verifichino casi di pediculosi, cioè infestazioni di questi piccoli insetti. Nulla di grave, soltanto tanto fastidio e, letteralmente, un bel “grattacapo” per le famiglie che devono mettere in atto una scrupolosa e piuttosto impegnativa attività di disinfestazione.

Pediculosi, sintomi e soluzioni

I sintomi della pediculosi sono sostanzialmente il prurito sul capo, specialmente nelle zone dove maggiormente si annidano, cioè nella parte posteriore del capo, sopra la nuca e dietro alle orecchie, ma che può estendersi anche a tutta la testa e al tronco.
Quando compare il prurito, l’infestazione è già in fase avanzata: i pidocchi, infatti, nel prelevare il sangue iniettano nella cute una sostanza anestetizzante che permette loro di agire indisturbati. Quando l’effetto svanisce, ecco comparire il prurito.

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Che fare, quindi, se si riceve la chiamata dalla scuola o se ci si accorge di un insolito prurito sul capo dei bambini?

I rimedi troppo drastici di una volta, come il taglio dei capelli, non sono più necessari: la farmacia offre molti trattamenti specifici per eliminare i parassiti e le relative uova (lendini) che sono efficaci fin da subito. Shampoo, lozioni e polveri che vanno utilizzati seguendo scrupolosamente le indicazioni del produttore e del farmacista, possibilmente estendendo il trattamento a tutta la famiglia.
Oltre all’azione chimica degli attivi contenuti nei trattamenti, è importante anche la rimozione meccanica dei parassiti e delle uova attraverso gli appositi pettinini dai denti molto fitti. È bene, poi, lavare lenzuola, federe e cuscini ad alte temperature (non meno di 60 C°) e immergere in acqua molto calda anche pettini, spazzole, fermagli e oggetti entrati a contatto con i capelli. Pupazzi e peluche possono essere lasciati arieggiare e poi chiusi in sacchi di plastica per alcuni giorni.

Prevenire i pidocchi?

Non esiste una vera e propria prevenzione: anche una scrupolosa igiene, seppur necessaria, non mette al riparo dall’infestazione. Per limitare la probabilità di contagio si possono tenere i capelli corti oppure raccolti e limitare il contatto troppo ravvicinato con i capelli dei compagni di scuola.
La migliore prevenzione che possiamo mettere in atto è una vigilanza attiva: non sottovalutare il prurito e periodicamente controllare la testa dei nostri figli. Se presenti, non faremo fatica a individuarli: i pidocchi sono lunghi circa circa 2/4 mm e sono di colore grigiastro, mentre le lendini si riconoscono perché saldamente attaccate al fusto del capello, sul quale spiccano per i loro colore chiaro e quasi iridescente.