Dolore cervicale
Posture sbagliate, stress e colpi d’aria sono tra le cause più frequenti del dolore cervicale, un fenomeno, che coinvolge il collo all’attaccatura delle spalle sino alla base del cranio.
Il sintomo principale è il dolore, seguito da rigidità e difficoltà nel compiere movimenti col capo.
Alcune patologie spinali, traumi di vario grado e disturbi, quali la fibromialgia, possono essere alla base del problema.
Più di frequente il dolore compare nei soggetti, che lavorano molto al computer, stazionano in posizione eretta per lungo tempo oppure assumono un’errata postura. Un sollevamento non adeguato di un peso può essere causa di cervicalgia.
Una maggiore sensibilità della zona cervicale si riscontra in numerosi pazienti, che hanno subito un trauma, come un colpo di frusta o una microlesione. Anche l’osteoporosi, tra le altre, può predisporre a cervicalgia moderata o severa.
Indipendentemente dalla causa, è buona norma osservare alcune regole per evitare il recidivare dei sintomi e prevenire il fenomeno. Fisioterapia, osteopatia, yoga, qigong, stretching ed esercizi volti a rinforzare la muscolatura del collo senza aggravare il disturbo sono alcune delle azioni, che si possono mettere in campo per ridurre il problema.
Dal punto di vista farmacologico e nei casi aspecifici è possibile ricorrere agli antinfiammatori non steroidei, al paracetamolo ed, eventualmente, ai miorilassanti. Solo nei casi gravi post-traumatici il medico può dover prescrivere antidolorifici oppiacei.
Quando alla base del fenomeno ci sono fibromialgia, osteoartrite o osteoporosi, è meglio evitare l’automedicazione e rivolgersi al proprio specialista per impostare un piano terapeutico specifico.
Fonte: rivista Profilo Salute n. 2 – Anno XVII