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Gommage, scrub o peeling?

Dopo essere stata sottoposta allo stress estivo di sole e salsedine, si avvicina quel periodo dell’anno perfetto per darle respiro, favorirne ossigenazione e rinnovamento.
Gommage e scrub sono forme di esfoliazione meccanica, che prevedono l’uso di prodotti in microgranuli, che favoriscono la rimozione delle cellule morte dalla superficie cutanea. Il gommage, però, abbina al trattamento con prodotti granulari anche una forte componente idratante, una parte in crema o in olio dalla spiccata azione nutritiva. Si parla, invece, di peeling quando l’esfoliazione è chimica e realizzata, cioè, sfruttando le proprietà esfolianti di acidi, come l’acido salicilico, glicolico o mandelico.
Il peeling lavora più in profondità e con un rinnovamento cellulare più veloce, e per questo può risultare meno adatto alle pelli ipereattive, anche se recentemente i formulatori hanno ottenuto peeling extra delicati, indicati anche per le epidermidi più sensibili e secche. Infine c’è anche il peeling enzimatico di origine vegetale, che utilizza, per esempio, la papaina, un derivato della papaya, o la bromelina, derivato dell’ananas, efficaci nella rimozione delle cellule morte.

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Ma l’effetto “pelle nuova” si raggiunge anche con altri tipi di formulazioni, come i sieri esfolianti, per esempio, o le maschere, che lavorano contro discromie e imperfezioni, ma anche contro i segni di stanchezza e l’incarnato spento. Ce n’è per tutti i gusti: per pelli sensibili e reattive, antibatteriche e astringenti, per pelli più avanti con gli anni e secche, perché l’esfoliazione, in realtà, non conosce età e andrebbe praticata in ogni fase della vita.
Quale che sia la tipologia di pelle da rispettare, in genere tutti i trattamenti esfolianti reperibili in farmacia regalano anche un’estrema piacevolezza d’uso e un’immediata sensazione di freschezza che accentueranno la percezione di aver regalato al nostro viso, con l’esfoliazione periodica, una vera coccola beauty.