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Il drenaggio dei liquidi corporei

Sappiamo tutti che il nostro organismo è circa per il 60% formato da acqua, che compone i fluidi corporei. Tra questi, la linfa, che circola in un sistema di vasi linfatici parallelo al circolo sanguigno, ha il compito di drenare le tossine e di convogliarle agli organi emuntori (fegato, reni, pelle, polmoni) per la loro eliminazione.

La linfa circola grazie all’azione pompa dei muscoli, che, contraendosi e rilasciandosi, la spingono nei vasi. In alcune situazioni, però, il sistema linfatico va in tilt: ad esempio quando cambia il clima verso temperature caldo-umide o quando non ci si muove abbastanza. Il rallentamento del sistema linfatico provoca un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dei tessuti con ristagno soprattutto in gambe, braccia, piedi e caviglie.

Ne consegue un gran senso di pesantezza, associato spesso a pruriti e formicolii, perché nel liquido, che ristagna, si accumulano tossine sia endogene (derivate dal nostro metabolismo), sia esogene (smog, inquinamento, farmaci, conservanti, alimenti), che non riescono a essere smaltite e, con il passare del tempo, provocano uno stato di infiammazione silente pericoloso per la salute.
Il primo passo per un buon drenaggio è una corretta idratazione.

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È buona cosa bere spesso durante la giornata sia acqua povera di sodio, sia tisane o tè verde. 
Anche l’alimentazione, ovviamente, aiuta: sono da includere nella dieta quotidiana cibi come asparagi, cetrioli, anguria, meloni, cipolla, lattuga, che hanno un elevato potere diuretico. Dal punto di vista fitoterapico sono tante le piante, che ci possono aiutare. Prima fra tutte la Linfa di Betulla tradizionalmente usata da secoli per il suo potere di drenaggio e depurazione dei liquidi. La betulla, infatti, è per natura una pianta capace di bere molto drenando terreni molto umidi e zone ricche di acqua, ricavando il suo nutrimento purificando da sé i liquidi a sua disposizione. Lo stesso fa per il nostro corpo.
Altre piante interessanti sono:

  1. Pilosella, che, attraverso un marcato aumento della diuresi, incrementa l’eliminazione di cloruri e sostanze azotate.
  2. Ortosifon o “Tè di Giada”, che, grazie a sostanze quali la Sinensetina, favorisce l’escrezione renale di Cloruro di Sodio e acqua.
  3. Ananas, che, grazie alla Bromelina, che ha proprietà proteolitiche, svolge azione diuretica e antinfiammatoria/antiedematosa.
  4. Alga Clorella, che depura fegato e reni ed ha attività antiossidante e protettiva.

Non dimentichiamo il ruolo chiave svolto da una costante attività fisica (camminare, correre, nuotare).

Si può anche ricorrere a cicli di massaggi linfodrenanti manuali, che, con specifiche mosse, sbloccano i linfonodi e fanno ripartire la circolazione linfatica con conseguente sensazione di benessere e leggerezza.

Fonte: Rivista “Profilo Salute”, numero 3