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Pelle “instagrammabile”

Le ragazze e i ragazzi della Generazione Z sono nati con Internet e sono i veri nativi dei social network. Nell’ottica social, la pelle deve essere “instagrammabile” e, quindi, l’idratazione è una priorità: i cambiamenti ormonali la rendono impura, acneica, ma anche ipersensibile, e nei video tale problema è ancora più evidente. Ecco che, allora, cercano soluzioni efficaci per rendersi presentabili sui social, attenuando i difetti della loro epidermide.
Non bisogna, poi, dimenticare la “febbre da selfie” e la produzione di app e tutorial da parte di questi ragazzi, alla quale dedicano molto tempo e che richiedono una pelle uniforme, senza imperfezioni e dall’aspetto sano.
Ecco, allora, che nelle formule di makeup con pigmenti, la proprietà più importante è, per la Generazione Z, la diffusione omogenea del colore e la sua facile distribuzione. La parte oleosa della formula, non dovrà, perciò, lasciare traccia, né una sensazione grassa o l’effetto di pelle lucida, assolutamente antiestetici nei video o nelle foto da postare sui social. L’utilizzo degli esteri a catena ramificata può ovviare a questi inconvenienti, come pure l’uso di polimeri per ispessire la formulazione e sospendere meglio i pigmenti.

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Esperti di bellezza

Pur utilizzando ancora i cosmetici per combattere l’acne, i millennial e ancor più la Gen Z conoscono e usano i cosmetici antinvecchiamento in età ben più giovane rispetto ai loro predecessori, e questo è sicuramente un bene. Arricchiti con la conoscenza costruita sui social media, si possono definire “skintellectuals”: studiano, si informano, confrontano, ricercano e diventano appassionati di ingredienti e forme cosmetiche.

Sui social, poi, si parla molto del cosiddetto baby botulino, termine utilizzato a scopo di marketing perché i cosmetici in questione non contengono naturalmente la tossina botulinica, ma si tratta solitamente di soluzioni o leggere emulsioni formulate con ingredienti polipeptidici (contenuti spesso in piccole siringhe) assieme a estratti vegetali, da applicare semplicemente con massaggio sulla pelle del viso, e mai da iniettare.
Nel settore profumi gli aromi e le fragranze gourmand sono le note preferite della Gen Z, sempre rigorosamente formulate senza differenza di genere. I profumieri ricreano spesso i sentori delle cose commestibili: ciliegia, pesca, vaniglia, toffee, ingredienti amati per la loro natura “di cose di casa” e familiari non solo per la Generazione Z.
C’è un ritorno alla semplicità, insomma, a qualcosa che dà conforto e rassicurazione, che ispira fiducia e credibilità.

È un buon momento, allora, per la farmacia, che in quest’ottica e con il suo ampio parco di aziende etiche, ben si abbina alle esigenze dei giovani millennial e Gen Z. Vieni in farmacia a scoprire cosa abbiamo in serbo per te!