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Smartphone e tablet sotto il sole

Che gli schermi di smartphone e tablet fossero nocivi lo si sapeva. 
Forse era meno evidente il loro impatto negativo sulla vista, quando vengono utilizzati all’esterno in presenza di forte luminosità. Da quando il digitale ha sostituito il cartaceo, leggere un libro o il quotidiano sotto l’ombrellone non è mai stato così pericoloso.
Guardereste mai un’eclissi senza le dovute protezioni? Ebbene, fissare i nostri dispositivi elettronici per molto tempo all’esterno avrebbe le stesse conseguenze.

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Gli schermi sono responsabili del cosiddetto effetto specchio, riflettono i raggi del sole, colpendo non solo la cornea, ma anche cristallino e retina.
Quasi come un amplificatore amplifica la musica, così lo smartphone si trasforma in un raggio laser dritto negli occhi, quando colpito dai raggi solari.
Non dobbiamo, poi, dimenticare che gli schermi elettronici emettono luce blu, una radiazione con lunghezza d’onda compresa tra 380 e 450 nanometri che è causa di affaticamento della vista, insonnia, vertigini e stanchezza oculare. Recentemente alcuni ricercatori hanno dimostrato come la luce blu abbia un effetto negativo sulla melatonina prodotta dal nostro organismo, una molecola fondamentale, che non solo regola il ritmo sonno-veglia, ma è anche implicata nel metabolismo degli zuccheri, nella regolazione della pressione arteriosa e nell’apprendimento. Nessuno è al sicuro quando si parla di luce blu.
I giovani però, dato il loro rapporto talvolta “morboso” con gli oggetti elettronici, sono la fascia di consumatori più a rischio. Disturbi visivi, cefalea e congiuntiviti sono i primi sintomi da non sottovalutare. Un consiglio? In vacanza optate per la carta stampata!

Fonte: rivista Profilo Salute n. 4 – Anno XVII